Cantante lirico e maestro di canto
Paolo Badoer
«L'eleganza della sua persona, ogni suo gesto, il suo parlare denotano profonda conoscenza di un mondo che l'ha visto protagonista in anni di esperienza, di studio, di viaggi, di incontri con il pubblico di tutto il mondo». Così scrisse Elide Bellotti Imperatori nel Giornale di Vicenza, il 5 agosto 2003, in occasione del conferimento della prima edizione del premio Caffo-Navarrini a Paolo Badoer da parte del Comune di Rossano Veneto, suo paese di nascita e residenza. Dopo quarant'anni di carriera che lo ha portato ad essere cittadino di Roma, Milano e Venezia, Paolo Badoer decide di ritornare nel suo paese natale, poco prima dell'ultimo concerto alla Fenice con I madrigalisti l'11 gennaio 1991, quando da l'addio alle scene e si dedica all'insegnamento privato del canto. Molti i cantanti professionisti che lo raggiungono a Rossano per consigli tecnici e interpretativi, e molti gli allievi che si formano vocalmente e crescono artisticamente sotto la sua guida paziente e generosa. Tra gli allievi di Paolo Badoer si distinguono: il tenore Matteo Dalle Fratte, professore al conservatorio di Londra The Guildhall School of Music & Drama, il soprano dell'Arena di Verona Emanuela Simonetto, il soprano drammatico francese Valeria Pavanetto, il tenore Ezio di Cesare e il contralto Susanna Gherlani. Cultore e studioso della tecnica vocale e dell'arte del respiro, Badoer si dedica inoltre all'insegnamento del canto per la musica moderna e popolare. Tra i numerosi allievi si ricordano: Sirena Agemova, Alice Castellan, Alessio Giacometti, Giovanni Berto ed Enrico Andreatta.
L'insegnamento
«L'eleganza della sua persona, ogni suo gesto, il suo parlare denotano profonda conoscenza di un mondo che l'ha visto protagonista in anni di esperienza, di studio, di viaggi, di incontri con il pubblico di tutto il mondo».
Così scrisse Elide Bellotti Imperatori nel Giornale di Vicenza, il 5 agosto 2003, in occasione del conferimento della prima edizione del premio Caffo-Navarrini a Paolo Badoer da parte del Comune di Rossano Veneto, suo paese di nascita e residenza.
Dopo quarant'anni di carriera che lo ha portato ad essere cittadino di Roma, Milano e Venezia, Paolo Badoer decide di ritornare nel suo paese natale, poco prima dell'ultimo concerto alla Fenice con I madrigalisti l'11 gennaio 1991, quando da l'addio alle scene e si dedica all'insegnamento privato del canto. Molti i cantanti professionisti che lo raggiungono a Rossano per consigli tecnici e interpretativi, e molti gli allievi che si formano vocalmente e crescono artisticamente sotto la sua guida paziente e generosa.
Tra gli allievi di Paolo Badoer si distinguono: il tenore Matteo Dalle Fratte, professore al conservatorio di Londra The Guildhall School of Music & Drama, il soprano dell'Arena di Verona Emanuela Simonetto, il soprano drammatico francese Valeria Pavanetto, il tenore Ezio di Cesare e il contralto Susanna Gherlani.
Cultore e studioso della tecnica vocale e dell'arte del respiro, Badoer si dedica inoltre all'insegnamento del canto per la musica moderna e popolare. Tra i numerosi allievi si ricordano: Sirena Agemova, Alice Castellan, Alessio Giacometti, Giovanni Berto ed Enrico Andreatta.
