Cantante lirico e maestro di canto
Paolo Badoer
Gli studi e il debutto
Paolo Badoer studia canto al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia sotto la guida del celebre soprano Gilda Dalla Rizza che lo sceglie personalmente come suo allievo dopo aver riconosciute le doti vocali e interpretative durante l'esame di ammissione nel 1954.
Dopo soli due anni di studio a Venezia, su consiglio della Dalla Rizza, Badoer di trasferisce a Milano dove prepara i suoi primi ruoli col soprano Giulia Tess e'l maestro Wladimiro Badiali, fino al giorno del debutto in teatro il 19 novembre 1960. Nella rassegna Il Duemilista, Gina Cattaneo scrive: «la bravura di Paolo Badoer, acquistata attraverso lo sforzo e lo studio, gli ha dato la possibilità di presentarsi per un debutto all'Auditorio di Milano nella parte di Monterone nel Rigoletto di Verdi con vivo successo e plauso. La sua voce espressiva, con potenza di estensione e volume, la esposizione luminosa, il gesto verificatore, l'intelligente interpretazione del personaggio hanno rilevato una personalità artistica che ha una ferma meta, quella di imporsi nel mondo teatrale con qualità personalissime. L'eleganza nell'imporsi sulla scena ha un significato molto importante, il suo temperamento vivo, unito a una simile umile modestia, aggiungono merito a questo artista». E ancora sul suo debutto nel Corriere internazionale del teatro il 15 Dicembre 1960 si legge: «Paolo Badoer, un giovane basso di bella promessa, all'Auditorio di Milano ha interpretato in Rigoletto la parte di Monterone, sfoggiando vigorosi e duttili mezzi e nobiltà di portamento e facendosi vivamente acclamare».
Subito dopo il debutto di Milano, Badoer viene scritturato per la parte del Re in Aida, a Cento di Ferrara, e in Turandot e Traviata al Teatro Coccia di Novara. Nel 1965, entra a far parte del gruppo da camera I madrigalisti di Venezia come basso solista, che lo porterà a cantare con grande successo le musiche di Monteverdi e Cavalli nei più importanti festival e sale da concerto d'Europa e d'America. Badoer alterna così una doppia e intensa carriera operistica e madrigalistica, due stili vocali e interpretativi così diversi che mettono ancor più in risalto la sua «voce possente e pur tuttavia estremamente duttile». (L.R. in Bremer Nachrichten).
